ROMA\ aise\ – È dunque arrivata, finalmente, all’ottavo scrutinio, la proclamazione del nuovo Presidente della Repubblica. È, per la seconda volta nella storia dopo Giorgio Napolitano, una rielezione: il Capo dello Stato uscente, Sergio Mattarella, resterà dunque al Colle per altri 7 anni.
La convergenza sul nome di Mattarella è arrivata questa mattina, quando i leader di partito e l’attuale primo ministro, Mario Draghi, hanno reso nota la volontà della larga maggioranza attuale in parlamento di rieleggere Mattarella.
I grandi elettori di Pd, Forza Italia, Lega, Italia Viva e Movimento 5 Stelle, hanno convenuto sul nome dell’attuale Presidente della Repubblica, che ha ottenuto 759 voti su un totale di 983 presenti e votanti. “Queste condizioni – ha commentato Mattarella – impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati, e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini”.
Già alla settima votazione, Mattarella aveva ottenuto 387 voti, quando i leader di partito ancora non avevano trovato l’accordo verso la figura di Mattarella.
Si pensava che la rielezione del 20 aprile 2013 di Giorgio Napolitano sarebbe rimasto un unicum nella storia repubblicana italiana. E invece non è stato così: con l’elezione del 29 gennaio 2022, in preda a un’Italia alle prese con la pandemia e alle sue conseguenze più nefaste, dal punto di vista sanitario, economico e sociale, è avvenuto di nuovo.
E si parla apertamente di “sconfitta” per i partiti politici, che non sono riusciti a trovare un nome comune. La soluzione all’impasse cominciato lunedì scorso, è arrivata dalla spinta della maggioranza dei parlamentari verso i leader politici, che alla fine hanno assecondato quella volontà andando a chiedere a Mattarella di rimanere al Colle. Una soluzione non prospettata quella della rielezione, neanche dallo stesso Presidente della Repubblica, che nei mesi scorsi aveva sempre chiesto alla politica di trovare soluzioni alternative al suo secondo mandato. Ma quelle soluzioni alternative non hanno soddisfatto i grandi elettori, ed ecco arrivata la seconda rielezione del Presidente della Repubblica. (aise)