Washington, DC (19 luglio 2019) – Il 20 luglio 2019 ricorre il 50esimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna, un evento epocale per l’umanità che ha segnato l’inizio dell’era spaziale, di cui anche l’Italia è stata e continua ad essere protagonista.
“E’ motivo di orgoglio per l’Italia – ha detto l’Ambasciatore d’Italia Armando Varricchio – che a 50 anni dallo sbarco sulla luna un astronauta italiano, Luca Parmitano, assuma il prestigioso ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Gli astronauti sono “envoys of mankind”, inviati dell’intera umanità, e questa missione di Luca esprime appieno l’identità unica dell’Italia, fatta di cultura, bellezza, slancio verso il futuro, esplorazione e coraggio, innovazione tecnologica e cooperazione internazionale. La missione ‘Beyond’ riflette inoltre il significativo contributo italiano ai progressi industriali compiuti negli ultimi 50 anni in ambito aerospaziale. Facciamo i migliori auguri a Luca e ai suoi compagni di missione”.
Il 12 settembre 1962, il Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy annunciò al mondo, in un storico intervento al Congresso USA, che entro il decennio gli Stati Uniti avrebbero mandato l’uomo sulla Luna. Appena cinque giorni prima, il Vice Presidente degli Stati Uniti aveva annunciato l’accordo bilaterale USA-Italia per il lancio del satellite “San Marco”. L’Italia ha rappresentato quindi, sin dagli esordi dell’era spaziale, un partner significativo per gli Stati Uniti e tale collaborazione è andata rafforzandosi ulteriormente negli anni.
L’Italia, oltre ad essere uno dei principali sostenitori della Stazione Spaziale Internazionale dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) svolge un ruolo prestigioso e riconosciuto all’interno della comunità spaziale internazionale, anche in forza degli accordi bilaterali tra l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e la NASA (National Aeronautics and Space Administration). Gli Stati Uniti rimangono, oltre all’ESA, il partner internazionale con cui sono state stabilite relazioni uniche ed insostituibili. Non a caso l’Ambasciata d’Italia a Washington si avvale della collaborazione di un Addetto spaziale, il Gen. Roberto Vittori, che è uno dei tre astronauti italiani in servizio attivo.
In campo spaziale, è molto significativo il contributo dell’industria italiana che ha, ad esempio, prodotto una percentuale significativa dei moduli pressurizzati della ISS stessa.
L’umanità sta passando dalle operazioni in orbita terrestre bassa sulla Stazione Spaziale Internazionale a un futuro che può essere definito di esplorazione interplanetaria, proiettata ad una presenza stabile sulla Luna entro il 2024, per poi raggiungere Marte e oltre. L’Italia sostiene e continuerà a sostenere appieno questa sforzo.
Cinquant’anni fa le missioni lunari dimostravano superiorità tecnologica e operativa. Oggi dischiudono opportunità di ricerca uniche, anche per lo sfruttamento delle immense risorse della Luna e per lo sviluppo dell’economia spaziale che ha applicazioni molto concrete per la vita di tutti i giorni, dallo sviluppo di nuovi materiali alle sperimentazioni mediche, dalle previsioni meteorologiche all’efficientamento delle produzioni agricole, dalle comunicazioni alla gestione dei disastri naturali, alle opportunità offerte persino dal turismo spaziale.
Oggi, in occasione del 50° anniversario dell’allunaggio celebriamo la Luna e il suo passato glorioso, ma anche un futuro ancora più luminoso.